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DOCENTI DI CONVERSAZIONE IN LINGUA STRANIERA
Gli Insegnanti di Conversazione in Madre Lingua Straniera hanno un titolo di studio straniero e sono in possesso di abilitazione Italiana. Hanno le competenze e le conoscenze di chi conosce intimamente la lingua e la civiltà di una nazione straniera per vita vissuta, formazione ed educazione considerevole. Portano ai loro alunni la storia e la cultura del paese di origine che sono parte della loro memoria. Inoltre, hanno competenze e conoscenze nel campo della glottodidattica che utilizzano per sviluppare in particolare le abilità linguistiche attive e le conoscenze sociolinguistiche e culturali. Stimolano il dialogo interculturale. Sono utilissimi nell'accoglienza degli alunni stranieri e sono una risorsa per avviare processi di educazione all'intercultura.
Il lavoro del Docente di Conversazione in Lingua Straniera--che è un docente di madrelingua (per provenienza o per vissuto linguistico)--si basa principalmente sull’approccio comunicativo.
L'insegnante di conversazione:
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parla solo ed esclusivamente in lingua, stimolando l’alunno a confrontarsi in modo critico con il sapere, la cultura e la civiltà del paese della lingua oggetto di studio.
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Usa materiale autentico, motivante e vario come articoli di giornali su argomenti di attualità, documentari, canzoni, filmati, ecc… Introduce autori letterari moderni e contemporanei di vario genere prodotti nel paese di cui si studia la lingua ed il loro relativo contesto. Questi materiali sono stimolanti e servono come motivazione all’apprendimento e alla partecipazione attiva.
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Aggiorna la classe sulla realtà sociale, culturale, politica, economica, e professionale del paese di cui si studia la lingua, rapportandola ad una dimensione comunitaria ed internazionale.
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Si concentra molto sullo scambio dialogico, favorendo non solo le capacità orali ma anche quelle di ascolto, cercando di aiutare gli alunni a realizzare una vera comunicazione in tutti i momenti della lezione seguendo alcune tappe: chiedere, negoziare, esprimere critiche e apprezzamenti dare consigli, riflettere su e valutare la performance dei compagni ecc.
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Lavora sui meccanismi che ricorrono negli scambi di conversazione come ad esempio i turni di parola. Questi sono regolati da comportamenti linguistici, paralinguistici e non verbali: chi voglia inserirsi e far sentire la propria voce dovrà attivare l’attenzione del gruppo su di sé, giocare con l’intonazione, ecc…
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assume un ruolo che cambia secondo le attività proposte: deve suggerire, motivare, coordinare, facilitare, attraverso strategie che portano l’alunno alla riflessione sul proprio processo di apprendimento.
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cerca di far scoprire gli usi diversi della lingua, sottolineando gli aspetti relativi alla cultura implicita ed esplicita;
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fa riflettere sulle somiglianze e differenze esistenti tra il mondo di origine ed il mondo della comunità di cui studia la lingua, attraverso la riflessione sia grammaticale che lessicale;
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fa confrontare elementi della lingua con elementi paralleli dell’italiano individuando somiglianze e differenze;
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fa capire i rapporti tra situazioni comunicative reali e forme linguistiche;
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fa conoscere e riconoscere le varie formulazioni di una stessa intenzione comunicativa e le mette in relazione con la situazione;
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fa riconoscere le caratteristiche distintive della lingua orale in riferimento agli ambiti di conoscenza trattati;
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fa riconoscere e conoscere i vari livelli di registro linguistico e di scopo di uso della lingua.
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In seguito a una riflessione sulla lingua orale, l'insegnante di conversazione in lingua straniera da e deve dare la possibilità agli studenti di interagire attivamente, utilizzando le espressioni apprese, con i loro compagni, e spesso anche con i compagni stranieri (scambi di indirizzi e-mail, utilizzo chat, forum, skype, esperienze di eTwinning, scambi culturali ecc…) avvicinandoli il più possibile all’utilizzo reale della lingua.
Tutto questo nonostante una sola ora per classe prevista alla settimana!
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